“Melograno”
Continuo ormai imperterrito a provare quanto
ha da offrire quest’ottimo produttore.
Quando chi ti offre il vino si dimostra
altamente affidabile, hai come la necessità di testarlo a 360 gradi.
È questo il caso.
Ho cominciato con il lambrusco rosè metodo classico
(https://trytobewine.blogspot.it/2018/01/ci-dispiace-lambrusco-rose-di-modena.html).
Continuo con un altro lambrusco di Sorbara in purezza.
La Cantina della Volta è un produttore
piuttosto recente, nasce infatti nel 2010 (dalle fondamenta della vecchia
cantina di famiglia del 1920).
La loro “mission” è quella di dare al
Lambrusco di Sorbara un’immagine di qualità. Con il Rosè avevano fatto un gran
lavoro. Vediamo se anche il “Rimosso” è sulla stessa linea d’onda”…
Analisi generale
(Lambrusco di Sorbara DOC)…
L’Emilia-Romagnaà L'Emilia-Romagna rappresenta una delle
più grandi regioni vitivinicole in termini di estensione, con circa 60.000
ettari vitati. La superficie regionale è perlopiù pianeggiante, e con una resa
tra le più elevate d’Italia. Non esattamente un segno di qualità.
Le zone di Reggio-Emilia e Modena sono invece dominate dalla
coltivazione del Lambrusco, nelle varietà Lambrusco Salamino, Lambrusco
Maestri, Lambrusco Marani, Lambrusco Montericco e l'Ancellotta. Il Lambrusco di
Sorbara e il Lambrusco Grasparossa sono più diffusi nel Modenese.
Il vitigno à Il
termine Lambrusco indica una serie di vitigni a bacca nera differenti e il vino
prodotto con questi. In Italia esistono diverse DOC e IGT specifiche per il
lambrusco. Il Lambrusco di Sorbara prende il suo nome dalla frazione di Sorbara
del comune di Bomporto, nel modenese. È caratterizzato dal fenomeno
dell'acinellatura, dovuto ad un aborto floreale spontaneo che provoca una
sensibile perdita di prodotto. Tale fenomeno pare sia provocato in via
principale dalla sterilità del polline. Questa particolare caratteristica del
vitigno Lambrusco di Sorbara contribuisce a renderlo unico.
Il vinoà
Il disciplinare, in breve così dispone:
-
Zona di
produzione: principalmente nella provincia di Modena
-
Base
ampelografica: Lambrusco di Sorbara: minimo 60%, Lambrusco Salamino:
massimo 40%; altri Lambruschi, da soli o congiuntamente fino a un massimo del
15%.Affinamento/invecchiamento: Caratteristiche:
o
titolo
alcolometrico volumico effettivo minimo: 11,00% vol.;
o
acidità
totale minima: 6,0 g/l;
o
estratto
non riduttore minimo: 16,0 g/l.
o
colore:
rosato più o meno intenso;
o
odore:
gradevole, fine, gentile, floreale, ampio e composito;
o
sapore:
da brut nature a dolce, abboccato o semisecco, amabile, dolce, fresco, sapido
ed armonico;
o
spuma:
fine e persistente.
Sulla
scheda analitica del prodotto si trova quanto segue: Grado Alcolico 11,5 % vol.,
Zuccheri residui 0,3 g/l, Acidità
totale 8,10 g/l, Anidride Solforosa totale 60 mg/l.
Eccoci ora al “mio”
Un
prodotto molto apprezzato, non c’è dubbio. Gambero rosso lo ha premiato con i famosi
“Tre bicchieri” già nel 2014 e poi nel 2015.
Si
tratta di un lambrusco rifermentato naturalmente in bottiglia, lasciato sui
lieviti e non sboccato.
Già
mi piace.
Solfiti
presenti con un contenuto nettamente inferiore al limite legale consentito (60 mg/l
sui 150 mg/l consentiti).
Uve
utilizzate: quelle del Lambrusco di Sorbara DOC coltivate nei terreni
alluvionali del fiume Secchia e vinificate qui in purezza.
Vendemmia
selezionata fatta a mano.
La
fermentazione avviene in tini d’acciaio, con successivi 6 mesi di affinamento.
La rifermentazione avviene nella bottiglia già tappata, secondo l’antica
tecnica della fermentazione naturale. Rimane in affinamento sui lieviti senza
essere sboccato, facendo sì che il vino alla mescita presenti una lieve
velatura.
Controllo
la bottiglia. Sempre molto elegante. Nessun dettaglio lasciato al caso. Bello
il collo decorato con il nome della contina. Retro-etichetta molto chiaro e
conciso.
Bello
il simbolo della barca da fiume. Da loro stessi mi è stato spiegato che: “siamo adiacenti ad un canale navigabile
conosciuto come Naviglio. E queste barche si riempivano di derrate alimentari e
facevano la volta per tornare verso la città”. Da qui il nome e il simbolo.
Verso
il vino nel bicchiere.
Si
rivela di un rosso particolare, un rubino acceso, quasi brillante che rimane abbastanza
trasparente nonostante i lieviti. Ricorda molto il colore del melograno, da qui
il nome della mia recensione.
Effervescenza
persistente e intensa.
Lo annuso.
Frutta
rossa fresca. Lampone, ribes, melograno anche al naso oltre che alla vista,
fragolina di bosco.
Continuo
ad annusarlo, sento la crosta di pane, il lievito e un’ottima nota minerale
fresca.
Bel
naso davvero.
Lo bevo.
Vivace la bollicina. Gran freschezza.
Poco
alcolico, 11.5 gradi.
Davvero
una piacevole bevuto.
Lo
trovo ottimo come aperitivo, servito intorno ai 10°.
Quindi?
Bel prodotto.
Si trova intorno ai 10/12 euro. Una buona bevuta da tutti i giorni. Molto
piacevole.
Sicuramente
consigliato.
NN
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