giovedì 28 dicembre 2017

“Respirando” Montepulciano d’Abruzzo DOC

Respirando”
Montepulciano d’Abruzzo DOC
Proprio nel giorno di Natale ho avuto occasione di “sbocciare” con questa bottiglia.
Ottimo vino davvero.
Il retro-etichetta già mi preannunciava tutta una serie di indicazioni che mi colpiscono sul vivo.
Fermentazione naturale in vasche di cemento senza l’aggiunta di lieviti selezionati.
Non chiarificato.
Non filtrato.
Analisi generale…
L’Abruzzoà Si tratta di una regione prevalentemente montuosa/collinare, con un clima particolarmente mite, che diventa più continentale andando verso l’interno e con l’aumentare dell’altitudine. La superficie vitata in Abruzzo supera i 35.000 ettari, di cui quasi il 90% si trova in collina, mentre il 10% è rappresentato da viticoltura montana. La produzione totale di vino supera in 2,5 milioni di ettolitri, di cui oltre il 30% a denominazione DOC e DOCG. Tra i vitigni autoctoni rientra proprio il Montepulciano di oggi.
In Abruzzo c’è una sola DOCG, Il Montepulciano d’Abruzzo delle Colline Teramane DOCG, in pratica una sottozona del Montepulciano d’Abruzzo DOC. 7 sono le DOC e 8 le IGT.
Il vitigno à Montepulciano in purezza. Questo vitigno a bacca nera viene spesso confuso con il Sangiovese. Anzi direi che spesso viene erroneamente inserito come vitigno principale di una DOCG Toscana: il "Vino Nobile di Montepulciano DOCG". I due vitigni non hanno però nulla in comune. Viene coltivato prevalentemente nelle Marche, in Abruzzo e in altre regioni del centro-sud. La sua origine tuttavia è quasi certamente abruzzese.
Il vinoà Il disciplinare, in breve così dispone:
-          Zona di produzione: Zone della provincia di Chieti, Pescara, Teramo, L’Aquila. Si tratta di terreni terreni vocati alla qualità, ubicati in zone collinari la cui altitudine non sia superiore ai 500 metri s.l.m. ed eccezionalmente ai 600 metri per quelli esposti a mezzogiorno. Sono da escludere i terreni siti nei fondovalle umidi.
-          Base ampelografica: 85/100 Montepulciano. Possono concorrere le uve di altri vitigni a bacca nera non aromatici, idonei alla coltivazione nell'ambito della regione Abruzzo, da sole o congiuntamente fino ad un massimo del 15%.
-          Caratteristiche:
o   titolo alcolometrico volumico effettivo minimo: 12,00% gradi alcolici;
o   acidità totale minima: 4,50 g/l;
o   estratto non riduttore minimo: 21,00 g/l;
o   colore: rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, tendente al granato con l'invecchiamento;
o   odore: profumi di frutti rossi, spezie, intenso, etereo;
o   sapore: pieno, secco, armonico, giustamente tannico.
Eccoci ora al “mio
 Montepulciano d’Abruzzo DOC, anno 2013, produttore Emidio Pepe.

Bella bottiglia.
Molto elegante. Informazioni chiare e leggibili. Annata in evidenza sopra l’etichetta (2013), insieme al numero della bottiglia. Bello il colore rosso porpora della capsula e del “marchio”. Quasi ricordava le bottiglie chiuse con la cera (tanto eleganti quanto scomode).
Già la bottiglia era la premessa di un gran vino. Premessa rispettata.
SI tratta di un vino biologico, non filtrato. Necessita di essere fatto respirare. In sostanza appena aperto ha un odore chiuso, quasi di sottobosco bagnato.
Un paio d’ore prima sono sufficienti.
Il vino nel bicchiere si presenta di un rosso rubino profondo, molto intenso.
Al naso sviluppa dei forti sentori di pepe nero. Netta l’amarena molto matura, frutti di bosco neri, leggero speziato dolce di cannella, chiodi di garofano. Un gradevole sentore balsamico veicola e prolunga gli odori. Leggero sentore di tabacco.
Finalmente lo bevo.
Armonico.
Ottimo tannino, morbido e rotondo.
Buona acidità e piacevole sapidità.
Di gran corpo.
Gran persistenza.
Insomma, si tratta effettivamente di un gran vino.
Lo abbinerei sicuramente con dei piatti di carne. Abbinamento regionale top…con un bel arrosticino.
Quindi lo compro?
Prezzo del 2013 introno ai 40 euro. Avrei potuto aspettare a berlo. Si tratta di un produttore che offre vini di gran longevità. Tuttavia ho bevuto comunque un ottimo vino.
Il Montepulciano d’Abruzzo era storicamente un vino poco longevo. Dal ‘67 questo grande produttore offre totalmente un prodotto diverso. Un gran vino predisposto all’invecchiamento.
Quindi si, compratelo senz’altro.
NN

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