“Il suo fegato con fave e Chianti”
Chianti Classico
Gran Selezione 'San Lorenzo', produttore Castello di Ama, annata 2014
La
fama lo precede senza dubbio.
Un Grande
del Chianti Classico.
Ama
prende il nome da un piccolo borgo arroccato sulle colline toscane che, fin dal
XIV secolo, son state protagoniste nella produzione del vino. Circa negli anni
’70 del secolo scorso, alcuni soci hanno creato l’azienda Castello di Ama,
accollandosi la sfida di riportare Ama agli splendori del passato. L’azienda è
oggi gestita da Lorenza Sebasti e Marco Pallanti, che con circa ottanta ettari
di vigneto, producono etichette di qualità eccelsa, riconosciute in tutto il
mondo.
La
mia “fissazione” di arte e vino trova poi in questo produttore la sua massima
espressione. Nell’azienda si trovano infatti tutta una serie di installazioni
di arte contemporanea, realizzate da grandi artisti di tutto il mondo
appositamente invitati. Uno spettacolo da vedere.
Ma
insomma, il vino è buono o no?
Chianti Classico Gran Selezione 'San Lorenzo', produttore Castello di
Ama, annata 2014
Analisi generale…
La Toscanaà La Toscana è una delle principali zone vitivinicole d’Italia, con
un’elevata superficie vitata e un’elevata produzione del punto di vista
quantitativo e qualitativo. Ben 11 sono le DOCG., 40 le DOC e 6
IGT.
Il vino àIl
Chianti rappresenta la Toscana nel mondo, anzi forse il vino italiano nel
mondo. Mi darebbe ragione pure il buon Dott. Lecter che amava abbinarlo ai suoi
insoliti pasti («Mangiai il suo fegato
con fave e Chianti»). Un vino che viene in sostanza apprezzato in tutto il
mondo.
Il disciplinare, in breve così dispone:
-
Zona di
produzione: Sostanzialmente i seguenti comuni situati in provincia di
Firenze e Siena: tutto il territorio dei comuni di, Castellina in Chianti (SI),
Castelnuovo Berardenga (SI) e Poggibonsi (SI), Gaiole in Chianti (SI), Radda in
Chianti (SI); parte del territorio dei comuni di Barberino Val d'Elsa (FI),
Greve in Chianti (FI), San Casciano in Val di Pesa (FI), Tavarnelle Val di Pesa
(FI).
-
Base
ampelografica: Sangiovese dall’80% fino al 100%. Possono inoltre concorrere
alla produzione le uve a bacca rossa provenienti da vitigni idonei alla coltivazione
nella Regione Toscana nella misura massima del 20% della superficie iscritta
allo schedario viticolo. Tali vitigni, iscritti nel Registro Nazionale delle
varietà di vite per uve da vino, approvato con D.M. 7 maggio 2004 e successivi
aggiornamenti, sono riportati nell’allegato 1 del presente disciplinare.
-
Caratteristiche:
o
titolo
alcolometrico volumico effettivo minimo: 12,00%; vol, per la "Riserva"
12,50% vol;
o
acidità
totale minima: 4,5 g/l;
o
estratto
non riduttore minimo: 23,0 g/l.
o
colore:
rubino che può divenire talvolta secondo l’origine intenso e profondo;
o
odore:
note floreali di mammole e giaggiolo unite ad un tipico carattere di frutti
rossi. Fini note speziate e balsamiche in alcune riserve e selezioni;
o
sapore:
armonico, asciutto (con un massimo di 4 gr./l di zuccheri riduttori), sapido,
buona tannicità che si affina col tempo al morbido vellutato.
Eccoci ora al “mio”
Chianti Classico Gran Selezione 'San Lorenzo', produttore Castello di
Ama, annata 2014
Uvaggio:
80% Sangiovese, 13% Merlot, 7% Malvasia Nera. Gradazione alcolica: 13%. Spiando
sulla scheda tecnica trovo: acidità totale 6,1 g/l ed estratto 30,9 m/l.
Vendemmiato
rigorosamente a mano
Guardo
bene la bottiglia. Impeccabile ed elegante da grande vino. Eleganti anche le tonalità
di colore. Testo dell'etichetta tutto chiaro e perfettamente leggibile. Si capisce che “masticano”
di arte.
Verso
il vino nel bicchiere.
Di
un bel rosso rubino carico.
Ci
metto il naso. Frutta rossa matura, ciliegia, amarena, leggera fragola.
Poi ecco
le spezie, prepotenti: pepe, chiodi di garofano.
Il
tutto condito da sentori di cuoi, liquerizia, leggera bacca di cacao e tabacco.
Ottimo.
Finalmente
lo bevo.
Prepotente,
un po' acerbo. Son stato frettoloso, il prossimo si apre tra qualche anno.
La
qualità però è inconfondibile. Bello il tannino. Vino, caldo e allo stesso tempo fresco di una
bella acidità. Il frutto è maturo e prepotente in bocca. Un vino vivo che darà molto
di più tra qualche anno.
Ottimo
prodotto, grande vino.
Abbinamenti?
Lecter
lo apprezza con il fegato umano.
Gusti particolari.
Però si, anche io direi ottimo
con la carne. Ora lo vedo con della carne alla brace. Tra qualche tempo ottimo
con la cacciagione (ma mettetecelo pure ora ci sta alla grande!)
Quindi
si compra?
Si prendetelo.
Il 2014 è stata un’annata difficile per tutti, però alcuni produttori sembrano
aver dominato gli elementi. Castello di Ama è uno di loro. Costo circa 24 euro.
Da prendere sicuramente.
NN
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