martedì 13 febbraio 2018

“Il suo fegato con fave e Chianti” Chianti Classico Gran Selezione 'San Lorenzo', produttore Castello di Ama, annata 2014


Il suo fegato con fave e Chianti”
Chianti Classico Gran Selezione 'San Lorenzo', produttore Castello di Ama, annata 2014

La fama lo precede senza dubbio.
Un Grande del Chianti Classico.
Ama prende il nome da un piccolo borgo arroccato sulle colline toscane che, fin dal XIV secolo, son state protagoniste nella produzione del vino. Circa negli anni ’70 del secolo scorso, alcuni soci hanno creato l’azienda Castello di Ama, accollandosi la sfida di riportare Ama agli splendori del passato. L’azienda è oggi gestita da Lorenza Sebasti e Marco Pallanti, che con circa ottanta ettari di vigneto, producono etichette di qualità eccelsa, riconosciute in tutto il mondo.
La mia “fissazione” di arte e vino trova poi in questo produttore la sua massima espressione. Nell’azienda si trovano infatti tutta una serie di installazioni di arte contemporanea, realizzate da grandi artisti di tutto il mondo appositamente invitati. Uno spettacolo da vedere.
Ma insomma, il vino è buono o no?
Chianti Classico Gran Selezione 'San Lorenzo', produttore Castello di Ama, annata 2014
Analisi generale…
La Toscanaà La Toscana è una delle principali zone vitivinicole d’Italia, con un’elevata superficie vitata e un’elevata produzione del punto di vista quantitativo e qualitativo. Ben 11 sono le DOCG., 40 le DOC e 6 IGT.
Il vino àIl Chianti rappresenta la Toscana nel mondo, anzi forse il vino italiano nel mondo. Mi darebbe ragione pure il buon Dott. Lecter che amava abbinarlo ai suoi insoliti pasti («Mangiai il suo fegato con fave e Chianti»). Un vino che viene in sostanza apprezzato in tutto il mondo.
Il disciplinare, in breve così dispone:
-          Zona di produzione: Sostanzialmente i seguenti comuni situati in provincia di Firenze e Siena: tutto il territorio dei comuni di, Castellina in Chianti (SI), Castelnuovo Berardenga (SI) e Poggibonsi (SI), Gaiole in Chianti (SI), Radda in Chianti (SI); parte del territorio dei comuni di Barberino Val d'Elsa (FI), Greve in Chianti (FI), San Casciano in Val di Pesa (FI), Tavarnelle Val di Pesa (FI).
-          Base ampelografica: Sangiovese dall’80% fino al 100%. Possono inoltre concorrere alla produzione le uve a bacca rossa provenienti da vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Toscana nella misura massima del 20% della superficie iscritta allo schedario viticolo. Tali vitigni, iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, approvato con D.M. 7 maggio 2004 e successivi aggiornamenti, sono riportati nell’allegato 1 del presente disciplinare.
-          Caratteristiche:
o   titolo alcolometrico volumico effettivo minimo: 12,00%; vol, per la "Riserva" 12,50% vol;
o   acidità totale minima: 4,5 g/l;
o   estratto non riduttore minimo: 23,0 g/l.
o   colore: rubino che può divenire talvolta secondo l’origine intenso e profondo;
o   odore: note floreali di mammole e giaggiolo unite ad un tipico carattere di frutti rossi. Fini note speziate e balsamiche in alcune riserve e selezioni;
o   sapore: armonico, asciutto (con un massimo di 4 gr./l di zuccheri riduttori), sapido, buona tannicità che si affina col tempo al morbido vellutato.

Eccoci ora al “mio
Chianti Classico Gran Selezione 'San Lorenzo', produttore Castello di Ama, annata 2014


Uvaggio: 80% Sangiovese, 13% Merlot, 7% Malvasia Nera. Gradazione alcolica: 13%. Spiando sulla scheda tecnica trovo: acidità totale 6,1 g/l ed estratto 30,9 m/l.
Vendemmiato rigorosamente a mano
Guardo bene la bottiglia. Impeccabile ed elegante da grande vino. Eleganti anche le tonalità di colore. Testo dell'etichetta tutto chiaro e perfettamente leggibile. Si capisce che “masticano” di arte.
Verso il vino nel bicchiere.
Di un bel rosso rubino carico.
Ci metto il naso. Frutta rossa matura, ciliegia, amarena, leggera fragola.
Poi ecco le spezie, prepotenti: pepe, chiodi di garofano.
Il tutto condito da sentori di cuoi, liquerizia, leggera bacca di cacao e tabacco.
Ottimo.
Finalmente lo bevo.
Prepotente, un po' acerbo. Son stato frettoloso, il prossimo si apre tra qualche anno.
La qualità però è inconfondibile. Bello il tannino. Vino, caldo e allo stesso tempo fresco di una bella acidità. Il frutto è maturo e prepotente in bocca. Un vino vivo che darà molto di più tra qualche anno.
Ottimo prodotto, grande vino.
Abbinamenti?
Lecter lo apprezza con il fegato umano. 
Gusti particolari. 
Però si, anche io direi ottimo con la carne. Ora lo vedo con della carne alla brace. Tra qualche tempo ottimo con la cacciagione (ma mettetecelo pure ora ci sta alla grande!)
Quindi si compra?
Si prendetelo. Il 2014 è stata un’annata difficile per tutti, però alcuni produttori sembrano aver dominato gli elementi. Castello di Ama è uno di loro. Costo circa 24 euro. Da prendere sicuramente.
NN





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