lunedì 5 febbraio 2018

“Melograno” Lambrusco di Sorbara D.O.C. “Rimosso”, anno 2016, produttore Cantina della Volta.

“Melograno”
Continuo ormai imperterrito a provare quanto ha da offrire quest’ottimo produttore.
Quando chi ti offre il vino si dimostra altamente affidabile, hai come la necessità di testarlo a 360 gradi.
È questo il caso.
Ho cominciato con il lambrusco rosè metodo classico (https://trytobewine.blogspot.it/2018/01/ci-dispiace-lambrusco-rose-di-modena.html). Continuo con un altro lambrusco di Sorbara in purezza.
La Cantina della Volta è un produttore piuttosto recente, nasce infatti nel 2010 (dalle fondamenta della vecchia cantina di famiglia del 1920).
La loro “mission” è quella di dare al Lambrusco di Sorbara un’immagine di qualità. Con il Rosè avevano fatto un gran lavoro. Vediamo se anche il “Rimosso” è sulla stessa linea d’onda”…
Analisi generale (Lambrusco di Sorbara DOC)…
L’Emilia-Romagnaà L'Emilia-Romagna rappresenta una delle più grandi regioni vitivinicole in termini di estensione, con circa 60.000 ettari vitati. La superficie regionale è perlopiù pianeggiante, e con una resa tra le più elevate d’Italia. Non esattamente un segno di qualità.
Le zone di Reggio-Emilia e Modena sono invece dominate dalla coltivazione del Lambrusco, nelle varietà Lambrusco Salamino, Lambrusco Maestri, Lambrusco Marani, Lambrusco Montericco e l'Ancellotta. Il Lambrusco di Sorbara e il Lambrusco Grasparossa sono più diffusi nel Modenese.
Il vitigno à Il termine Lambrusco indica una serie di vitigni a bacca nera differenti e il vino prodotto con questi. In Italia esistono diverse DOC e IGT specifiche per il lambrusco. Il Lambrusco di Sorbara prende il suo nome dalla frazione di Sorbara del comune di Bomporto, nel modenese. È caratterizzato dal fenomeno dell'acinellatura, dovuto ad un aborto floreale spontaneo che provoca una sensibile perdita di prodotto. Tale fenomeno pare sia provocato in via principale dalla sterilità del polline. Questa particolare caratteristica del vitigno Lambrusco di Sorbara contribuisce a renderlo unico.
Il vinoà Il disciplinare, in breve così dispone:
-          Zona di produzione: principalmente nella provincia di Modena
-          Base ampelografica: Lambrusco di Sorbara: minimo 60%, Lambrusco Salamino: massimo 40%; altri Lambruschi, da soli o congiuntamente fino a un massimo del 15%.Affinamento/invecchiamento: Caratteristiche:
o   titolo alcolometrico volumico effettivo minimo: 11,00% vol.;
o   acidità totale minima: 6,0 g/l;
o   estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.
o   colore: rosato più o meno intenso;
o   odore: gradevole, fine, gentile, floreale, ampio e composito;
o   sapore: da brut nature a dolce, abboccato o semisecco, amabile, dolce, fresco, sapido ed armonico;
o   spuma: fine e persistente.
Sulla scheda analitica del prodotto si trova quanto segue: Grado Alcolico 11,5 % vol., Zuccheri residui 0,3 g/l, Acidità totale 8,10 g/l, Anidride Solforosa totale 60 mg/l.
Eccoci ora al “mio

Un prodotto molto apprezzato, non c’è dubbio. Gambero rosso lo ha premiato con i famosi “Tre bicchieri” già nel 2014 e poi nel 2015.
Si tratta di un lambrusco rifermentato naturalmente in bottiglia, lasciato sui lieviti e non sboccato.
Già mi piace.
Solfiti presenti con un contenuto nettamente inferiore al limite legale consentito (60 mg/l sui 150 mg/l consentiti).
Uve utilizzate: quelle del Lambrusco di Sorbara DOC coltivate nei terreni alluvionali del fiume Secchia e vinificate qui in purezza.
Vendemmia selezionata fatta a mano.
La fermentazione avviene in tini d’acciaio, con successivi 6 mesi di affinamento. La rifermentazione avviene nella bottiglia già tappata, secondo l’antica tecnica della fermentazione naturale. Rimane in affinamento sui lieviti senza essere sboccato, facendo sì che il vino alla mescita presenti una lieve velatura.
Controllo la bottiglia. Sempre molto elegante. Nessun dettaglio lasciato al caso. Bello il collo decorato con il nome della contina. Retro-etichetta molto chiaro e conciso.
Bello il simbolo della barca da fiume. Da loro stessi mi è stato spiegato che: “siamo adiacenti ad un canale navigabile conosciuto come Naviglio. E queste barche si riempivano di derrate alimentari e facevano la volta per tornare verso la città”. Da qui il nome e il simbolo.
Verso il vino nel bicchiere.
Si rivela di un rosso particolare, un rubino acceso, quasi brillante che rimane abbastanza trasparente nonostante i lieviti. Ricorda molto il colore del melograno, da qui il nome della mia recensione.
Effervescenza persistente e intensa.
Lo annuso.
Frutta rossa fresca. Lampone, ribes, melograno anche al naso oltre che alla vista, fragolina di bosco.
Continuo ad annusarlo, sento la crosta di pane, il lievito e un’ottima nota minerale fresca.
Bel naso davvero.
Lo bevo. Vivace la bollicina. Gran freschezza.
Poco alcolico, 11.5 gradi.
Davvero una piacevole bevuto.
Lo trovo ottimo come aperitivo, servito intorno ai 10°.
Quindi?
Bel prodotto. Si trova intorno ai 10/12 euro. Una buona bevuta da tutti i giorni. Molto piacevole.
Sicuramente consigliato.

NN

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