domenica 7 gennaio 2018

“Collaborazione eroica” Sfursat di Valtellina DOCG, anno 2012, produttore Aldo Rainoldi


“Collaborazione eroica”
Sfursat di Valtellina DOCG, anno 2012, produttore Aldo Rainoldi
Prima di effettuare un acquisto mi informo sempre a proposito del prodotto che vado cercando, gran parte dell’attenzione però la riservo a chi mi offre il vino.
Quindi come sempre mi son chiesto, Rainoldi ma chi sei?
Si parla di una cantina fondata nel 1925, che ottiene le uve per i sui vini sia da vigneti di sua proprietà (circa 10 ettari), sia da piccoli produttori viticoli di sua fiducia, puntualmente monitorati.
Da qui la “collaborazione”, per un’offerta di circa 200.000 bottiglie all’anno.
Perché “eroica”?
La viticoltura in Valtellina è definita come eroica, per la fatica e le difficoltà che comporta, i vigneti sono spesso inerpicati tra le rocce, obbligando il produttore ad effettuare praticamente ogni lavorazione manualmente.
Un vino figlio di sudore, fatica, passione e amore per la propria terra.
Sfursat di Valtellina DOCG, anno 2012, produttore Aldo Rainoldi
Analisi generale…
Lombardiaà La Lombardia è una regione molto estesa (circa 24.000 kmq), quindi molto variegata, sia dal punto di vista climatico che territoriale. La Valtellina “madre” del vino di oggi è da considerarsi una zona decisamente montuosa.
La Lombardia conta 5 DOCG, 23 DOC e 15 IGT.
Il vitigno à Lo Sforzato di Valtellina DOCG è prodotto a partire da uve di Nebbiolo, il vitigno principale ed autoctono della Lombardia, qui chiamato Chiavennasca. Viene considerato il vitigno a bacca nera più pregiato e difficile tra gli italiani, dai quali traggono origine alcuni dei più grandi vini italiani (Barolo, Barbaresco in Piemonte e in gradi vini della Valtellina, ecc.)
Il nome Nebbiolo pare derivi "nebbia", in riferimento al fatto che gli acini, di colore nero bluastro, sono ricoperti da un’abbondante pruina. L’altra teoria sul suo nome deriva invece dal fatto che si tratta di un’uva che viene vendemmiata in ottobre avanzato, quando i vigneti sono avvolti dalle nebbie mattutine.
Il vinoà
Il disciplinare, in breve così dispone:
-          Zona di produzione: La zona di produzione delle uve destinate alla produzione del vino DOCG "Sforzato di Valtellina" o "Sfursat di Valtellina" comprende: in sponda orografica destra del fiume Adda tutti i terreni in pendio ubicati tra il tracciato della s.s. n. 38 ed una quota di livello di metri 700 s.l.m. dal comune di Ardenno al comune di Tirano, inclusi; in territorio del comune di Piateda e Ponte in Valtellina i pendii vitati si spingono al di là della s.s. n. 38 fino al fiume Adda;
in sponda orografica sinistra in comune di Villa di Tirano frazione Stazzona e in comune di Albosaggia i terreni in pendio compresi tra il fiume Adda e una quota di livello di metri 600 s.l.m.
-          Base ampelografica: deve essere ottenuto esclusivamente da uve preventivamente appassite provenienti da vigneti aventi, in ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica: Nebbiolo, localmente denominato Chiavennasca, minimo 90%.
Possono concorrere altri vitigni a bacca rossa non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia fino ad un massimo del 10%.
-          Caratteristiche:
o   titolo alcolometrico volumico effettivo minimo: 14,00% vol;
o   zuccheri riduttori residui massimo (in sostanza gli zuccheri non fermentati che rimangono nel vino): .
o   acidità totale minima: 4,50 g/l;
o   estratto non riduttore minimo: 27,00 g/l;
o   colore: rosso rubino con eventuali riflessi granato;
o   odore: intenso con sentori di frutti maturi, ampio;
o   sapore: grande morbidezza, asciutto, strutturato e di carattere, con eventuale percezione di legno.
-          Invecchiamento: può essere immesso al consumo dopo un periodo di invecchiamento e di affinamento di venti mesi, dei quali almeno 12 in botti di legno. Il periodo di invecchiamento e di affinamento sopra riportato decorre dal 1 aprile dell'anno successivo alla raccolta.

Eccoci ora al “mio
Sfursat di Valtellina DOCG, anno 2012, produttore Aldo Rainoldi
Illustrazione Giultzz - Giulia Costanza 

A prima vista la bottiglia appare molto elegante e slanciata.
La stessa forma dell’etichetta la slancia verso l’alto. Bello il simbolo come “incastonato” nella parte più descrittiva, molto appariscente.
Retro-etichetta chiaro.
Leggo subito non filtrato.
A mio personalissimo giudizio sempre un punto a favore.
Verso il vino nel bicchiere, di un rosso rubino con forte tendenza al granato.
Già a distanza manifesta i suoi aromi…intenso
Subito un ottimo speziato di pepe nero, molto fresco e minerale. Netti i sentori di frutta matura, perlopiù amarena e prugna. Si apprezzano anche sentori di cacao e liquirizia.
Lo assaggio.
Gran corpo.
Tannino elegante e avvolgente.
Ottima sapidità e freschezza.
Piacevolmente alcolico, ben 15 gradi.
Molto persistente.
Abbinamento? Sicuramente pretende piatti di carne elaborati ed importanti.
Quindi lo acquisto?
Certamente. Prezzo intorno ai 30 euro, molto onesto. Un ottimo sforzato, degustato un pò giovane ma assolutamente piacevole. Da provare assolutamente.
NN


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