“Semplicemente buono”
Canaiolo, Colli della Toscana Centrale
IGP, produttore Az. Agr. Tiberio, anno 2013
Nelle mie esplorazioni vinicole,
tra produttori, enoteche e supermercati, avevo individuato questa bottiglia.
Vino di terre di casa mia.
Ho indagato. Un produttore dell’Aretino
che molti mi dicevano “lavora bene”. Alla produzione di vini coniuga, come
spesso accada, un’intensa attività agrituristica.
La bottiglia mi ha incuriosito.
Canaiolo in purezza, non accade molto spesso.
Vediamo un po' com’è questo vino…
Canaiolo, Colli
della Toscana Centrale IGP, produttore Az. Agr. Tiberio, anno 2013
Analisi generale…
La Toscanaà La
Toscana è una delle principali zone vitivinicole d’Italia, con un’elevata
superficie vitata e un’elevata produzione del punto di vista quantitativo e
qualitativo. Ben 11 sono le DOCG., 40
le DOC e 6 IGT.
Il
vitigno àIl Canaiolo Nero è un vitigno con frutti a bacca nera,
piuttosto pruinosi, diffuso soprattutto nell'Italia centrale. Viene utilizzato
nella produzione di diversi vini sia DOCG, che DOC e IGT. In particolare, viene
utilizzato per conferire morbidezza al Chianti, affiancandolo al Sangiovese.
Oltre che nel Chianti, il canaiolo viene utilizzato, quasi esclusivamente in
assemblaggio, anche per diversi vini dell'area del centro Italia.
Il
disciplinare, in breve così dispone:
-
Zona di produzione: Sostanzialmente tutta la zona
centrale della Toscana
-
Base ampelografica: Per i vini rossi: devono
essere presenti obbligatoriamente da soli o congiuntamente almeno uno dei
seguenti vitigni: Sangiovese, Ciliegiolo, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc,
Merlot, Pinot Nero, Canaiolo Nero, Syrah e Gamay ; possono concorrere alla
produzione di detti vini altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito
della Regione Toscana.
-
Caratteristiche:
o
titolo alcolometrico volumico
effettivo minimo:
10,50 % vol. per la tipologia rosso
o
acidità totale minima: 4,5 g/l.
o
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
o
colore: nelle varie tonalità violetto o rubino; per il rosso,
tendente al granato con la maturità;
o
odore: di aromi primari e secondari, semplice con evidente
vivacità, che tende ad una maggiore complessità per l’evoluzione di aromi
terziari con la maturazione, differenziato a seconda della percentuale dei
vitigni impiegati; caratterizzato nel rosso novello dalla particolare
vinificazione.
o
sapore: giovane, facile, raggiunge una maggiore strutturazione per
un persistente retrogusto causato dagli specifici polifenoli nei vini idonei ad
una prolungata maturazione.
Eccoci ora al “mio”
Canaiolo, Colli
della Toscana Centrale IGP, produttore Az. Agr. Tiberio, anno 2013
Partiamo dalla bottiglia.
Caratteristico il simbolo
centrale, la “t” corsiva di Tiberio. Chiara l’indicazione del vitigno.
Uve raccolte a mano da vigneti
di proprietà.
Assenza di utilizzo di lieviti selezionati.
Nel complesso direi etichetta molto
chiara. Forse avrei preferito un retro-etichette che lasciasse spazio alle indicazioni
senza appesantire il “fronte”. Opinione mia.
Lo verso nel bicchiere.
Di un bel rosso rubino inteso.
Ci metto il naso.
Bello. Pulito. Netto.
Frutta rossa matura, ciliegia.
Frutti di bosco, fragolina.
Speziato di chiodi di garofano e
pepe nero.
Un buon sentore di Boisè e
vaniglia. Passa 12 mesi in barrique di rovere.
Tutto molto chiaro. Non devo
indagare. Non devo aspettare. È tutto li. Mi si presenta in semplicità.
Mi è piaciuto.
Finalmente lo bevo. Ottimo
tannino, giusto e discretamente fine.
Caldo, 14 sono i gradi alcolici.
Leggera sapidità.
Un vino piuttosto equilibrato, che
si fa bere molto volentieri.
Oltre i vini “da capire”, da analizzare
e scrutare.
Lui è qui. Lui è così. Anzi
aggiungerei è così che deve essere: “Semplicemente
buono”.
Abbinamento? Ottimo con i piatti
di carne toscani. “È proprio i suo”.
Costo intorno ai 12 euro.
Giusto. Un compagno di cene che non delude. Promosso.
NN
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